Isola Madre recupero cipresso del Kashmere

Nel 2006 CIGA S.r.l. è stata selezionata come unica azienda in grado di intervenire nel recupero/rialzo del cipresso del Kashmere presente nella maggiore delle isole Borromee: l’isola Madre. Squadre di tecnici all’opera con mezzi all’avanguardia e “falconi” (apposite grù di sostegno) hanno dato vita ad un miracolo di ingegneria e tecnica; rialzando il prezioso cipresso considerato la più bella pianta d’Europa e simbolo dell’isola. Un concerto fra botanici, ingegneri ed esperti del settore che CIGA S.r.l. ha saputo dirigere alla perfezione ottenendo il plauso della comunità , dei proprietari e la soddisfazione del pubblico che ha potuto tornare a visitare l’isola ad intervento completato.

Il parco delle isole Borromee devastato da una tromba d’ aria

Un disastro. Tutta la parte dell’ isola che guarda Pallanza è stata letteralmente distrutta, con danni ingentissimi al prezioso patrimonio botanico, rare specie di piante e fiori. Centocinquanta gli alberi abbattuti. Il lato che guarda Stresa, invece, con la chiesa dove nel settembre del 2004 Lavinia Borromeo sposò John Elkann, è rimasta intatta. Lì non si è sfogata la furia del vento. La tromba d’ aria che alle due della scorsa notte è calata durante un fortunale sull’ Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee sul lago Maggiore, ha lasciato dietro di sé un tale disastro che ci vorrà del tempo per porvi rimedio. Per questo l’ isola, da oggi e almeno per tutto il weekend, resterà chiusa al pubblico. Sono state colpite 30 diverse specie di alberi, tra cui rari esemplari di magnolie, e l’ evento atmosferico violentissimo ha distrutto il viale di Porta Suna. La forza del vento ha letteralmente sradicato uno dei gioielli del parco botanico realizzato all’ inizio dell’ 800, inserito nel 2003, unico giardino italiano assieme ai Giardini all’ italiana dell’ Isola Bella, nell’ elenco della prestigiosa Royal Horticultural Society: ha fatto crollare un cipresso del Kashmir di oltre 200 anni, diametro di 7.80 metri, il più grande d’ Europa, proveniente dalla regione himalayana ed emblema dell’ Isola. Per cercare di salvarlo, e per valutare come intervenire sull’ area del parco spazzata via dalla tromba d’ aria, sono stati chiamati i migliori giardinieri anche dall’ estero, fa sapere la famiglia Borromeo, proprietaria delle isole del lago Maggiore dal 1500. La principessa Bona e suo figlio Federico ieri hanno valutato personalmente i danni. Si è pensato di recuperare il cipresso con l’ utilizzo di elicotteri. Sollevandolo cercheranno di riposizionarlo e di ripiantarlo. Le strutture dell’ Isola, il palazzo di famiglia e la chiesa, non hanno avuto danni, solo molti vetri rotti. Il parco è visitato da migliaia di persone ogni anno per la sua bellezza e per le rarità botaniche che contiene. Rinomato in tutto il mondo per le fantastiche fioriture di azalee, camelie e rododendri e per la flora, luogo magico dove convivono palme, eucalipti, agrumi, ninfee tropicali e bouganvillee, tra le quali corrono liberi pavoni, fagiani e pappagalli.